Visualizzazione post con etichetta Frank Darabont. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Frank Darabont. Mostra tutti i post

lunedì 5 dicembre 2011

The Walking Dead - II Stagione

*Prima di cominciare la lettura consiglio la visione delle puntate della seconda stagione.

Sfrutto la pausa della seconda stagione di "The Walking Dead" per buttar giù quattro acide sentenze sull'amatissima serie drama/horror zombesca.
Al termine della prima stagione avevamo lasciato i nostri eroi con la bella esplosione del CDC che spazzava via molte delle speranze di trovare una cura alla pandemia che trasforma i morti in non morti. Da lì ricomincia il cammino del gruppo, con direzione Fort Benning, in cerca di nuove possibilità di sopravvivenza. Durante il viaggio, però, una serie di sfortunati eventi(t'oh! c'è da aspettarselo) rallentano di molto il passo: Sophia, la figlia di Carol, si perde tra i boschi(colpa di Rick) e cominciano estenuanti e infruttuose ricerche; Carl il figlio della coppia più scoppiata della terra, Rick - Lori, viene casualmente ferito da un colpo di fucile, e per questo rischia di morire.
Il gruppo è costretto a deviare il percorso verso l'accogliente fattoria di Hershel, il veterinario che proverà la complicata operazione, non prima che Shane e lo sfortunato Otis vadano a prendere gli strumenti necessari. Non mi spingo oltre con la trama in quanto a me personalmente annoia, e soprattutto, come detto sopra, spero che chi sta leggendo abbia già visto le puntate in questione.
Se partiamo dalla fine credo che l'ottima ultima puntata, con pathos e sorpresina compresa, è servita a metter un pò di sporcizia sotto il tappeto, nascondendo quindi parte delle magagne della seconda stagione. Ma niente di nuovo, perchè più o meno sono le stesse magagne che già si notavano nella prima: un'eccessiva lentezza, un'irritante mancanza di azione, e la paura... non la nominiamo neppure!!
Va bene questa sorta di "sociologia della sopravvivenza" che deve essere mostrata e approfondita, ma si sta tirando un pò troppo la corda con dialoghi lunghissimi e sterili che non portano da nessuna parte. E' pur vero che a Darabont non si chiede di fare il Romero di turno, ma un pò di audacia registica servirebbe come il pane in una serie che in ogni caso piace per l'ottima resa visiva e il buon cast.
Quanto al cast, è migliorata sensibilmente la cura dei personaggi, in particolare quelli secondari, che intraprendono percorsi autonomi nella storia. E' il caso del rapporto "particolare" tra l'anziano Dale e la lunatica Andrea, o il simpatico americancoreano Glenn che cade in love con chi non dovrebbe, ma soprattutto Daryl lo scorbutico dal cuore, sotto sotto, buono che si disegna addosso, sempre di più, il ruolo di antieroe.
A proposito di antieroi come non citare Shane, l'anima nera, il vero cinico bastardo della serie, che fa da contraltare negativo allo smunto presunto protagonista Rick, che, appesantito dal fardello di dover mostrare la faccia buona e magnanima di questa strenua lotta per la sopravvivenza, finisce per appiattirsi nel ruolo del felice e cornuto maritino della snervante gatta morta, e sepolta, impersonata da Lori.
Infine viene da chiedersi che fine abbiano fatto i veri protagonisti della storia: i walkers, gli erranti, gli Zombie! Quelli che un tempo erano tra le maschere più interessanti e politicizzate del Cinema horror adesso appaiono soltanto come dei goffi bersagli in movimento, privi di verve, affatto temibili, e semplici comprimari nella serie, più drama che horror, firmata da Frank Darabont.



Scheda Serie Tv

Anno e Nazione: 2011, USA

Adieu

martedì 16 novembre 2010

The Walking Dead

Dopo ben due mesi torno a scribacchiare qualcosa. Stavolta voglio occuparmi di una serie tv, in onda da poche settimane sulla tv satellitare, ovvero "The Walking Dead", giunta oggi alla terza delle sei puntate previste per la prima stagione. Di per se il nome è una garanzia per gli amanti del genere horror, e del sottogenere dei morti viventi di romeriana invenzione. Tratto da una serie di fumetti, la storia è ambientata in un mondo post apocalittico, dove la maggior parte degli esseri umani si è trasformata in putridi e claudicanti morti viventi.
Soltanto una ristretta cerchia di persone si è salvata, e prova in ogni modo a salvar la pelle. Aspetto qualche secondo perchè possiate riflettere un attimo e giungere alla conclusione che la storia non è affatto originale, il richiamo a "28 giorni dopo" è lampante. Già dalle prime immagini, nella quali il protagonista, uno sbirro finito in coma, si risveglia trovando una città totalmente deserta. Ma non finisce qua, pian piano troverà piccoli gruppi di persone trincerate in palazzi deserti, e braccate da orde di zombie. Fotografia e colonna sonora sono un altro istantaneo richiamo al film di Danny Boyle, come il messaggio che viene mandato: a cospetto dell'apocalisse, l'uomo rimane il mostro più pericoloso.
Nonostante ciò sospendo il mio personale giudizio sulla serie, seppur molti elementi mi spazientiscano, ricordo anche l'esigua quantità di sangue versato e i ritmi eccessivamente lenti per il genere, ma tuttavia voglio fidarmi e continuarne la visione.
Frank Darabont, alla ribalta con le storie di King "Il miglio verde" e "Le ali della libertà", è un professionista navigato, e non credo possa accontentarsi di uno sbiadito esercizio di forma troppo simile ad opere precedenti. Mal che vada rimarrà una bella patina, un paio di attori all'altezza, ed una rassicurante storia di morti che camminano.

Questo il link per streaming e download: http://naruto.italian.forum.forumcommunity.net/?t=41446265


Scheda Serie Tv

Anno e Nazione: 2010, USA

Adieu