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mercoledì 16 giugno 2010

Diary of the Dead - Le cronache dei morti viventi

Il quinto capitolo della cosiddetta "saga dei morti viventi" di George Romero, passato del tutto inosservato in Italia, mi ha favorevolmente impressionato.
Un giovane regista con gruppo di studenti sta girando un film horror a basso costo iniziando da una scena classica, una mummia poco aggraziata insegue una donzella in un bosco buio, dopo alcuni pessimi ciak giunge loro una notizia allarmante. Da lì a poco si ritroveranno essi stessi protagonisti, involontari, di un vero horror. Le città sono invase da orde di morti viventi ma per un curioso regista alla prime armi è impossibile spegnere le telecamere, bisogna riprendere tutto a tutti i costi, informare e diffondere, essere l'occhio indiscreto ed imperturbabile di fronte ad un'immane tragedia.
Sin ora ho ritenuto Romero, probabilmente sbagliando, soltanto un regista abbastanza bravo che ha costruito la sua fortuna inserendo nell'immaginario dell'orrore l'imperitura maschera degli Zombie. Nella fase della sua maturità, però, non sembra voler vivere di rendita, ed arricchisce il collaudato immaginario con molti spunti di riflessione, sembra quasi ragionare sul suo cinema e sulle sue creature(gli zombie) che qui riporta ai prodromi, indietro di più di quarant'anni, ai tempi del primo contagio. E' un film nel film, tutto è già stato montato ed è già avvenuto, si intuisce chi si è salvato e chi no sin dall'inizio, perchè a Romero interessa scavare dentro l'essere umano che è spinto a riprendere tutto, che di fronte a qualsiasi tragedia, come un incidente stradale, tende a fermarsi non per aiutare ma per assistere, un testimone interessato ad esserci, e nulla più.
Prende posizione nei confronti della frantumazione dell'informazione, tutti sono allo stesso tempo produttori registi e protagonisti di video che, ogni giorni a milioni, vengono diffusi tramite la rete in tutto il mondo. Si è davanti ad un vero e proprio "culto della ripresa", ciò che non viene ripreso è come se non fosse mai accaduto.
Questi concetti sono ridondanti lungo tutto il film, spesso ripetuti in maniera quasi eccessiva, perchè il concetto deve passare e coinvolgere lo spettatore, in linea con la visione dell'umanità romeriana intrisa, sempre più, di un cosmico pessimismo.
Esiste un sesto capitolo della saga, anche questo non pervenuto in Italia, reperibile con sottotitoli. Darò un occhiata!

"meritiamo di salvarci? ditemelo voi..."

Link film in streaming:

Scheda Film

Anno e Nazione: 2007, USA

Adieu

giovedì 10 giugno 2010

[REC] 2

Esiste ormai l'obbligo, credo non scritto, di dover fare almeno un sequel di qualunque prodotto filmico esca nel mondo, quindi se ci si stupiva dell'esistenza di ben sei "Rocky" vari "Nightmare" e chissà quanti ancora"Saw", stiamo qui oggi a parlare di REC2.
Siamo sempre nello stesso palazzo di Barcellona, sempre sigillato e sorvegliato a vista dalle forze dell'ordine, questa volta tre poliziotti, un cameraman ed un prete esorcista(non è l'inizio di una barzelletta...) vi entrano per capirci qualcosa di più.
Non stiamo qui a dire come finirà, alzi la mano chi non si è fatto un'idea, però è evidente come il sequel abbia perso la freschezza e istantaneità che il primo capitolo offriva. Nulla di nuovo insomma, gli pseudo zombie corrono sempre("28 giorni dopo" docet...) e spuntano all'improvviso nella penombra o ti ricorrono sulla tromba delle scale, la trama è arricchita banalmente dalla storia della possessione, tanto che qualche mostriciattolo comincia a camminare, testa in giù, sui soffitti(T'oh! l'esorcista!), e dulcis in fundo i protagonisti che una volta trovato ciò che cercavano lo fanno banalmente cascare a terra, manco fossimo in una puntata dei Simpsons o Mr.Bean.
Non ci si spaventa, a meno che non si abbia idea di cosa capiti nel primo capitolo, e la storia fa acqua da più parti. Fortunatamente la durata del film è piuttosto ridotta(solo 80 minuti) senza mandarla troppo per le lunghe.
Infine pessima notizia: il finale lascia spunti per un sequel, questo si che fa PAURA!!


Scheda Film

Anno e Nazione: 2009, Spagna

Adieu