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venerdì 3 febbraio 2012

Nodo Alla Gola


Si sa che il delitto perfetto non esiste, se poi sulla scena del delitto viene organizzato pure un party casalingo le possibilità di venir scoperti aumentano esponenzialmente. Accade così che Brandon e Philipp, due giovani esponenti dell’alta borghesia, probabilmente accomunati da una tenera amicizia, organizzino una cena apparecchiando il tutto su un baule contenente il corpo dell’amico brutalmente ucciso, senza apparente motivo, qualche ora prima proprio con uno strettissimo nodo alla gola. Tra gli invitati anche i genitori e la fidanzata della vittima. La serata scorre tra verbose discussioni filosofiche, è presente anche un loro caro ex professore, in un contesto del tutto surreale, nell’attesa dell’invitato che non arriverà mai, nonostante fosse molto molto vicino agli invitati stessi..
"Nodo alla gola" è in assoluto una delle prove maggiormente virtuose dal punto di vista tecnico  della filmografia di Hitchcock: costruito su un solo apparente piano sequenza, gli stacchi ci sono e sono circa 6-7 abilmente nascosti tra le pieghe del film, è inoltre la prima prova a colori per il registra britannico.La maiuscola prova dal punto di vista tecnico non si perde nella sola dimensione estetica: geniali movimenti di macchina che indugiano su determinati particolari servono perfettamente al meccanismo classico della suspence, mettendo in secondo piano persino la scena madre. Il risultato però è perfettamente funzionale al significato della pellicola, la storia si declina in maniera sinuosa e continuativa, che col passar dei minuti stringe sempre più una corda ideale(the rope) al collo dei colpevoli sino allo svelamento finale che prorompe proprio come la rumorosa apertura del baule.
Ispirato a una storia vera il delitto descritto perde nel doppiaggio italiano la dimensione di delitto privo di moventi, solo qualche ambiguità è sollevata da eventuali gelosie interpersonali. Un delitto efferato e totalmente immotivato, che vive dell’ebbrezza del momento e del rovesciamento moralistico che stuzzica la vita dei due giovani e annoiati killer, un pò Paul e Peter ante litteram protagonisti di “Funny Games”.Accanto alle figure dei suddetti “killer per caso” spunta quella dell’ex professore che scopre la loro follia, uno straordinario James Stewart, che nel monologo finale mostra tutto il proprio stupore, rabbia ed orrore per aver dato loro i mezzi culturali per giustificare tal delitto: “Può un uomo poter disporre della vita o della morte di un altro?”. Un beffardo e lungimirante occhio sulla storia dell’umanità intera. Capolavoro.


Scheda film

Anno e Nazione: 1948, USA
Main Characters: James StewartJohn DallFarley Granger

Adieu

venerdì 2 settembre 2011

L'altro uomo - Delitto per Delitto



"Questa è una qualunque stazione ferroviaria, di una città qualunque, in un giorno qualunque..."

Così inizia a raccontare la voce fuoricampo del regista nel presentare una storia che, come più volte ribadito, è basata sulla casualità delle cose umane. Due uomini: un famoso tennista ed un emerito sconosciuto si incontrato su un treno, e dopo dei normalissimi convenevoli, lo sconosciuto rivolge al famoso tennista un proposta sconvolgente: in cambio dell'uccisione del padre, lo sconosciuto ucciderà a sua volta la moglie del tennista che non vuol concedere lui il divorzio... lo sconosciuto non viene preso sul serio e per "l'altro uomo" sarà l'inizio di una marea di guai.
Il film di Hitchcock del 1951 è stato distribuito in Italia anche con il titolo "Delitto per delitto", anche se credo che illuminante sia il titolo originale "Strangers on train", che sottolinea la casualità dell'incontro avvenuto su uno dei mezzi di trasporto più utilizzati nella quotidianità. "L'altro uomo" è un film al confine tra noir e thriller che propone temi quali l'ossessione della persona comune verso la vita privata del divo di turno, e come la vita di quest'ultimo sia sempre sotto gli occhi indiscreti di tante e troppe persone. Hichtcock è sempre attuale nei temi quanto nel fare cinema e trasforma l'ossessione in azione e suspence come ancora in pochi sanno fare, su tutti il finale ambientato nel luna park(anomalo luogo del delitto) dove i protagonisti si affrontano in una giostra impazzita che, utilizzata come metafora del destino degli uomini, gira e rigira investendo e sconvolgendo la vita di questi ultimi.
Posto qui il video dei primi minuti del film in cui il regista presenta la storia senza lesinare un'arguta ironia.


Link streaming

Scheda Film

Anno e Nazione: 1951, USA

Adieu