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venerdì 7 ottobre 2011

Barton Fink - E' Successo A Hollywood

America anni 40'. Barton Fink è un commediografo di origine ebraica che miete successi di pubblico a New York con argute descrizioni dei bassi ceti sociali, dopo qualche resistenza accetta la chiamata losangelina di Hollywood, per scrivere un film sul wrestling. Un'autentica prova del fuoco per il salto di qualità nel mondo del cinema.
Appena giunto in città viene alloggiato all'Earle Hotel, un vecchio e cadente albergo che dal lusso ostentato e fuori moda mostra di aver vissuto tempi migliori. Accolto da un vispo Steve Buscemi gli viene assegnata la camera nella quale dovrà vivere durante tutto il suo soggiorno. Sin da subito Fink incontra una serie difficoltà nella scrittura del soggetto che gli è stato assegnato, nel mentre stringe amicizia con l'elemento disturbante, ovvero il rumoroso vicino di camera Charlie Meadows, un nerboruto e impiccione assicuratore che tra mille chiacchiere prova goffamente ad insegnargli le mosse del wrestling.
Fink inizia a conoscere anche il mondo di Hollywood che, venuto via il sipario, gli appare corrotto, meschino e in crisi idee, soprattutto dopo il deludente incontro con il romanziere Mayhew, da lui sino ad allora considerato un genio. Al contrario è piacevolmente sorpreso dalla segretaria/amante di quest'ultimo, tale incontro però cambierà del tutto il senso del suo soggiorno nella città degli angeli.
Il cinema dei Coen si è capito non essere mai banale, in questo caso è addirittura spiazzante. Quella che appare inizialmente come una classica commedia, umoristicamente mai banale, nel suo divenire muta pelle, aumenta l'accezione grottesca, per arrivare ad un finale tragico e al tempo stesso surreale. E' questo il mondo dei Coen costruito sulle immagini e le interpretazioni perfette, che racconta in modo originale un'America che fu, bigotta e antisemita(si, ci risiamo!), e una Hollywood, mecca del cinema, affascinante e spietata.
Il cast è Coeaniano per eccellenza con un John Turturro qui pericolosamente al confine tra eroe e antieroe, schiacciato dalla pressione di dover scrivere un soggetto affatto interessante che finisce per bloccarlo e mandarlo in crisi. Al suo fianco troviamo un Goodman straripante, sudante e trasudante come le liquide pareti dell'albergo, e alla fine dei giochi pure folle.
Ci sono poi i tanti mestieranti della compagnia come Steve Buscemi, sottoutilizzato, Jon Polito(L'uomo che non c'era) e il gracidante Michael Lerner.
Descrivere con esattezza i passaggi di Barton Fink ne banalizzerebbe la natura: si tratta di un film fatto di momenti, umori e ambientazioni. L'albergo è un luogo tetro, umido, caldo e infestato dalle zanzare, abitato da molte persone, lo si intuisce, che non scorgiamo, ma ne sentiamo rumori e urla provenire dalle altre stanze. Avvolto dalle fiamme ci appare come un girone infernale, dove in ogni stanza viene espiata un colpa diversa.
L'impressione finale è che si è appena finito di guardare qualcosa di(volutamente) incompiuto, e in questo il finale influisce, che non ha bisogno di spiegazioni aggiuntive. Come davanti ad un'illusione o un sogno, come la spiaggia, il mare e la bella donna della scena finale.. Signori! non siamo mica a Hollywood!




Scheda Film

Anno e Nazione: 1991, USA

Adieu

martedì 8 marzo 2011

Il Grinta

Un'adulta Mattie Ross racconta in un lungo flashback la propria storia partendo dai suoi quattordici anni, quando un'insaziabile voglia di vendetta l'ha portata a vendicare la morte del padre. Per tal motivo assolda l'esperto Rooster Cogburn, detto "Il grinta", che dopo molte resistenze si metterà sulle tracce dell'assassino in compagnia della giovane ragazza. Ben presto, loro malgrado, si unirà anche il texas ranger La Boeuf(Matt Demon), molto interessato alla ricompensa per la cattura del bandito.
Remake del film con John Wayne del 1969, che valse all'attore il suo unico Oscar, "Il grinta" è il più classico dei western, genere che in passato i fratelli Cohen avevano solo sfiorato cimentandosi in "Non è un paese per vecchi", utilizzando un ironico e disilluso Tommy Lee Jones nella parte dello sceriffo anziano impegnato a rincorrere un efferato killer. Il parallelismo con "Il grinta" interpretato da Jeff Bridges appare quindi istantaneo, ma se in "Non è un paese per vecchi" i Cohen spiazzarono per la rielaborazione del genere trattato in questo caso invece la trama risulta sin troppo lineare, la vendetta è il tema centrale e la rincorsa verso di essa è diretta ed inesorabile. Il risultato è un atteggiamento sin troppo ossequioso nei confronti del genere, pochi i momenti di vera tensione e le scene da guardare e riguardare. Il film è in ogni caso piacevole all'occhio, rimangono ottime le interpretazioni degli attori, su tutti Jeff Brigdes che ha il giusto fisico e faccia per interpretare la parte dello scorbutico vice sceriffo ubriacone dall'animo tenero nei confronti della giovane protagonista, interpretata a sua volta con molto carattere da Hailee Steinfeld, molto profonda la scena nella quale rifiuta di baciare il padre defunto. Il rimanente cast, seppur composto da facce famose, quali il texas ranger Matt Demon, ed i banditi Josh Brolin e Barry Pepper, appare sottoutilizzato e del tutto marginale nella storia. In definitiva sono venuti a mancare i "pezzi forti" della stile Cohen, ovvero l'originale utilizzazione del genere trattato e la valorizzazione dei personaggi. Una prova a metà, bella nella forma ma veramente poco incisiva. Ciò sembra poi legittimato(a mio avviso erroneamente) dal clamoroso flop nella serata più glamour del cinema mondiale, infatti su ben 10 nomination agli Oscar nessuno è stato vinto.
Un motivo in più per ripartire e tornare a stupire.

Il link streaming:


Scheda Film

Regia: Joel & Ethan Coen
Anno e Nazione: 2010, USA

Adieu

sabato 26 giugno 2010

L'uomo che non c'era

California anni 50'. Ed Crane(Billy Bob Thornton) è semplicemente un barbiere, anzi un barbiere in seconda, che lavora per il cognato logorroico e paffutello. Lui al contrario non parla mai e vive una vita che non lo soddisfa, è sposato con Doris(Frances McD0rmand) e sospetta che lei lo tradisca con Big Dave(James Gandolfini, il Tony Soprano dei "Sopranos") proprietario dell'emporio nel quale lavora. L'incontro casuale con un truffatore lo convince ad investire nei lavaggi a secco, tanto da ricattare l'amante della moglie per ottenere la somma necessaria. Big Dave muore e l'amante è la prima indiziata, i risvolti saranno molteplici.
Inutile spendere le solite parole di merito nei confronti dei fratelli Coen, basterebbe semplicemente notare come si trovino a proprio agio con un genere di film lontano dai loro standard. Il noir che propongono rispetta i canoni del genere e non manca di proporre spunti di riflessione. Ed Crane è un uomo mediocre che vive l'America del boom economico, suggestionato dal "sogno americano", prima cerca la svolta in una catena di lavaggi a secco e poi credendo sul talento musicale di Birdy(una giovanissima e affascinante Scarlett Johansson). Ogni suo tentativo di essere "qualcuno", in una società che diventa sempre più alienante ed impersonale, sarà frustrato e drammaticamente segnato.
Il classico bianco e nero disegna con cura la società ed i personaggi del film, le inquadrature insistite sui volti riportano ad un cinema fuori dal tempo, un cast di attori ancora una volta perfetto, con B.B. Thornton straordinariamente incisivo nel rappresentare il malessere di un uomo che non esiste.
Piccolo capolavoro del genere noir, magari un pò sottovalutato, che conferma quanto grande sia il bagaglio culturale e l'amore per il cinema di Joel ed Ethan Coen.

Posto qui sotto il link per poter vedere il film in streaming:

Scheda Film

Regia: Joel & Ethan Coen
Anno e Nazione: 2001, USA

Adieu

domenica 13 giugno 2010

Ladykillers

Fu così che nel tentativo, quasi riuscito, di completare la filmografia dei fratelli Coen mi imbattei in Ladykillers, commedia del 2004 remake de "La signora omicidi", film del 1955 con Peter Sellers.
Sud degli States, un furbo e verboso Tom Hanks bussa a casa di un'aziana vedova di colore, le chiede l'affitto di una stanza dove poter alloggiare, ed un scantinato polveroso dove potere provare musica sacra con altri quattro musicisti, neanche a dirlo quattro "criminali da strapazzo". Difatti la musica uscirà fuori soltanto da uno stereo, ma lo scantinato confina "pericolosamente" con il caveau di un casinò, insomma la rapina perfetta, la rapina della vita, con esiti inattesi.
Ancora una volta i fratelli Cohen non perdono occasione di rivisitare con musiche colori e situazioni il Sud degli Stati Uniti, gli echi di "Fratello dove sei?" si notano, e accompagnano tutta la colonna sonora tra cori gospel e linde chiese di città. La storia va giù tranquilla e leggera, con il collaudato umorismo intelligente e quasi surreale che è ormai una marca, la scelta degli attori è come al solito maledettamente puntuale, quattro criminali che offrono un ventaglio di umanità reiette che divertono facendo pensare, e che ruotano intorno ad un Hanks magnetico e, finalmente!, malefico.
Un'altra piccola perla nella carriera dei Coen, magari non un capolavoro ma un film che perfettamente si inserisce nella loro poetica, due cineasti cinefili insomma, penso che non si possa chiedere di meglio, no?

Link film in streaming:

Scheda Film

Anno e Nazione: 2004, USA

Adieu