martedì 4 ottobre 2011

The Woman

The Woman è una donna cresciuta in mezzo ai boschi, vive tra gli animali comportandosi come loro, combatte con loro e si ciba di loro. E' un essere selvaggio.
Christopher Cleek è un avvocato con la passione per la caccia, quando incontra la donna selvaggia prima la addormenta e successivamente la porta in casa. Legata e immobilizzata la mostra alla famiglia come fosse un trofeo di caccia, il suo obiettivo è quello di "liberarla" da questo stato di non civiltà. La donna però non si mostra collaborativa(vedasi la falange che vola via!) ma Chris decide di insistere, i risvolti saranno sorprendenti.
Quando Lucky McKee ha presentato il suo ultimo lavoro al Sundance Festival 2011... e di solito la storia continua in questa maniera: qualcuno del pubblico si è sentito male...; i critici si sono alzati in piedi per protestare...; il film è stato accusato di... e così via. La storia sembra ripetersi ciclicamente per tante pellicole della storia del cinema con vittime più o meno illustri. Senza ombra di dubbio il film di McKee non è una di quelle pellicole che lasciano indifferenti, leggendo tra le pieghe del film è facile l'accusa di misoginia, cosa che peraltro a me personalmente appare un pò eccessiva e moralistica.
Ma andiamo con ordine: McKee non è di certo il primo regista che decide di fare un salto nella middle class di provincia americana, già altri registi si sono addentrati nell'argomento con intenti più o meno sociologici(mi viene da pensare a Donnie Darko). Nel nostro caso viene proposto un nucleo familiare strutturato attorno alla figura del padre padrone, da quest'ultimo dipende una moglie silenziosa e remissiva, una figlia adolescente che porta con se un malessere sottaciuto, un figlio che, oltre a qualche problema di inserimento a scuola, inizia ad assumere sempre più i comportamenti del padre, ed infine una figlia più piccola che vede il mondo con occhi ancora innocenti.
The Woman è un horror che vive di opposizioni, la prima è senza dubbio quella uomo-donna, da qui ne consegue quella tra uomo civilizzato e donna selvaggia, tra ragione e istinto, tra libertà e cattività. McKee, in un crescendo di sadismo, inizia a disvelare i terribili segreti che stanno dietro questa famiglia, non mostrando tutto e lasciando che sia l'immaginazione dello spettatore a farlo, sarà soltanto nel finale che le immagini esplodono con vigore agli occhi di chi guarda.
Alla fine della corsa credo che The Woman getti l'occhi non soltanto sulla donna protagonista del film, impersonata con la giusta rabbia dall'ottima Pollyanna McIntosh(The Exam), ma sulla condizione della donna in generale, quella della moglie sottomessa e umiliata(l'espressività degli occhi inespressivi di Angela Bettis) e della figlia violentata, in una paese come l'America che fa delle parole libertà e civiltà un uso che sfocia spesso nell'abuso.




Scheda Film

Anno e Nazione: 2011, USA

Adieu

5 commenti:

  1. sembra parecchio interessante. me lo segno tra le future visioni...

    RispondiElimina
  2. Fai bene, molto particolare come film!

    RispondiElimina
  3. non posso che essere totalmente d'accordo :D

    ps - adoro il titolo del tuo blog!

    RispondiElimina
  4. concordo in tutto e per tutto col tuo giudizio. praticamente demolisce la concezione della normale famiglia americana e, per esteso, della civiltà stessa di cui la famiglia è espressione. di fronte a film così, tanto di cappello... :)

    RispondiElimina