mercoledì 9 marzo 2011

Ladri di cadaveri - Burke & Hare

Edimburgo, primi dell'Ottocento. La capitale scozzese ospita una delle università di medicina più importanti in Europa, due medici anatomisti si sfidano a colpi di autopsie per primeggiare ed arrivare alla corte della Regina d'Inghilterra. L'altra faccia della capitale però è ben più "sporca", tra esecuzioni di piazza e disoccupazione in molti non riescono a sbancare il lunario. E' il caso di William Burke e William Hare, due furbi perdigiorno che colgono l'occasione per arricchirsi in seguito ad un decreto cittadino che garantisce i cadaveri freschi di esecuzione al solo dottor Monroe, a scapito dell'innovativo dottor Knox. Quest'ultimo si rivolgerà proprio a Buke & Hare per ottenere dei cadaveri, ma siccome questi non crescono sugli alberi...
John Landis per segnare il suo ritorno, a distanza di dodici anni dal pessimo sequel di "The Blues brothers", sceglie di ispirarsi ad una storia vera, trattando con ironia nerissima le gesta dei due serial killer scozzesi. Nonostante il basso profilo pubblicitario il risultato è ottimo, una commedia incalzante nel ritmo, cinica nel pensiero, ed esilarante negli esiti. Il cast è adeguatissimo ai ruoli, con il poliedrico Andy Serkis(da Gollum/Smeagol de "Il signore degli anelli" a recente Einstein) spalleggiato dal britannicissimo Simon Pegg, coadiuvati dagli esperti Tim Curry("The Rocky Horror Picture Show" e "IT") e Tom Wilkinson(attempato spogliarellista in "Full Monty") medici rivali. La coppia di protagonisti alterna la meschinità ed arrivismo di Serkis con il romanticismo e ingenuità di Pegg, come nella più classica commedia, che regala un finale intenso diviso tra amarezza e romanticismo.
Piccola curiosità finale sta nei titoli di coda, quando ironia dell'ironia scopriamo che il corpo di William Burke è tutt'ora esposto al Museo del Scienza di Edimburgo. Verità o finzione? Non importa, è una commedia!


Scheda Film

Anno e Nazione: 2010, Gran Bretagna

Adieu


martedì 8 marzo 2011

Il Grinta

Un'adulta Mattie Ross racconta in un lungo flashback la propria storia partendo dai suoi quattordici anni, quando un'insaziabile voglia di vendetta l'ha portata a vendicare la morte del padre. Per tal motivo assolda l'esperto Rooster Cogburn, detto "Il grinta", che dopo molte resistenze si metterà sulle tracce dell'assassino in compagnia della giovane ragazza. Ben presto, loro malgrado, si unirà anche il texas ranger La Boeuf(Matt Demon), molto interessato alla ricompensa per la cattura del bandito.
Remake del film con John Wayne del 1969, che valse all'attore il suo unico Oscar, "Il grinta" è il più classico dei western, genere che in passato i fratelli Cohen avevano solo sfiorato cimentandosi in "Non è un paese per vecchi", utilizzando un ironico e disilluso Tommy Lee Jones nella parte dello sceriffo anziano impegnato a rincorrere un efferato killer. Il parallelismo con "Il grinta" interpretato da Jeff Bridges appare quindi istantaneo, ma se in "Non è un paese per vecchi" i Cohen spiazzarono per la rielaborazione del genere trattato in questo caso invece la trama risulta sin troppo lineare, la vendetta è il tema centrale e la rincorsa verso di essa è diretta ed inesorabile. Il risultato è un atteggiamento sin troppo ossequioso nei confronti del genere, pochi i momenti di vera tensione e le scene da guardare e riguardare. Il film è in ogni caso piacevole all'occhio, rimangono ottime le interpretazioni degli attori, su tutti Jeff Brigdes che ha il giusto fisico e faccia per interpretare la parte dello scorbutico vice sceriffo ubriacone dall'animo tenero nei confronti della giovane protagonista, interpretata a sua volta con molto carattere da Hailee Steinfeld, molto profonda la scena nella quale rifiuta di baciare il padre defunto. Il rimanente cast, seppur composto da facce famose, quali il texas ranger Matt Demon, ed i banditi Josh Brolin e Barry Pepper, appare sottoutilizzato e del tutto marginale nella storia. In definitiva sono venuti a mancare i "pezzi forti" della stile Cohen, ovvero l'originale utilizzazione del genere trattato e la valorizzazione dei personaggi. Una prova a metà, bella nella forma ma veramente poco incisiva. Ciò sembra poi legittimato(a mio avviso erroneamente) dal clamoroso flop nella serata più glamour del cinema mondiale, infatti su ben 10 nomination agli Oscar nessuno è stato vinto.
Un motivo in più per ripartire e tornare a stupire.

Il link streaming:


Scheda Film

Regia: Joel & Ethan Coen
Anno e Nazione: 2010, USA

Adieu