lunedì 29 agosto 2011

I spit on your grave

Jennifer Hills è una scrittrice afflitta da una crisi di creatività, decide quindi di far armi e bagagli per per fuggire dal caos cittadino in cerca della tranquillità che un cottage isolato può offrire. Ma l'arrivo di una bella ragazza dalla città non passa inosservato agli occhi dei cittadini del piccolo centro di campagna...
"I spit on your grave"(letteralmente un accattivante"io sputo sulla tua tomba") non è altro che il remake di "Non violentate Jennifer" film del 1978 di Meir Zarchi, in quest'occasione in veste di produttore esecutivo. A più di trent'anni dall'originale rimane la stessa struttura di base del rape & revenge con un'accentuata declinazione torture porn che ben poco risparmia all'occhio dello spettatore. Un lavoro che definirei tranquillamente superiore all'originale, che magari perde qualcosa per novità del tema ma che guadagna senza dubbio nella fattura del prodotto. La violenza (rape) che nella prima metà del film colpisce la protagonista è ben declinata sia a livello fisico che psicologico, nella seconda la vendetta (revenge) è altrettanto truculenta secondo la logica del vecchio, e mai fuori moda, occhio per occhio dente per dente. Ne risulta un film piacevole, fatti esclusi i deboli di stomaco, forte di una protagonista che ben si adatta alla doppia faccia del film, prima vittima ed in seguito carnefice e architetto di ben congegnate torture. Su tutte consiglio di fare attenzione alla dolorosissima(per parte maschile!) vendetta riservata al leader degli stupratori, e al cinicamente ironico finale. Gli zotici stupratori invece mostrano evidente stupidità e piccoli siparietti divertenti che mettono a nudo tutte le loro debolezze, interessante poi il personaggio dello sceriffo che vive nell'ambiguità di difensore della legge e padre premuroso e sinceramente religioso. Ottima la scelta dell'ambientazione fatta di colori tenui e fredde foreste di foglie cadute, che ben rendono quell'atmosfera languida e tranquilla che neanche la terribile violenza e conseguente atroce vendetta riescono a turbare. Alla fine di tutto non c'è trionfalismo o gioia negli occhi della protagonista ma soltanto una dolorosa liberazione.


Scheda Film

Anno e Nazione: 2010, USA

Adieu

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