martedì 1 novembre 2011

Vanishig On 7th Street

Un mega black out lascia permanentemente al buio la città di Detroit, piccolo particolare è che tutte le persone rimaste al buio spariscono, misteriosamente risucchiate dalle tenebre. A sopravvivere saranno un proiezionista, una fisioterapista, un reporter tv, un ragazzino di colore e una bambina, tutti loro, al momento del black out, erano vicini a una fonte di luce. Il ristretto gruppo di sopravvissuti si rifugia sulla settima strada, lì dove il generatore di luce di un pub rappresenta l'unico luogo in cui potere sopravvivere.
Brad Anderson sa il fatto suo, credo che ormai ci siano pochi dubbi. Il tema affrontato in"Vanishing on 7th Street" di primo impatto mi è parso un pò fragile e rischioso per essere trasformato in immagini, con il rischio di essere banali o perfino comici, invece la storia funziona eccome: non una goccia di sangue ma tanta angoscia, claustrofobia e ansia, che lasciano sempre alta la soglia della tensione, niente male!
La sindrome da apocalisse si sa che nell'horror funziona(zombie-movies docet), e nel nostro caso è pure ammantata da vecchie superstizioni come la scomparsa dei coloni da Roanoke nel 1587, e dal sole che non sorge più per catapultare l'intera umanità nell'atavico terrore del buio. Proprio il buio innesca un meccanismo di metafore dove la luce è salvifica e la tenebra corruttrice, non luogo in cui le anime rimangono in un limbo eterno.
Gli echi del cinema del regista non mancano, vedi le allucinazioni che ricordano tanto quelle dei protagonisti di "Session 9" o di Trevor Reznik ne "L'uomo senza sonno". Insomma ribaditi i punti forti di Anderson: sempre ottima fotografia fatta di colori tenui, una regia minimale e il sempre verde John Leguizamo(nonostante l'insipido protagonista). Poche cose non convincono appieno: le tenebre che attanagliano i sopravvissuti ricordano, spero involontariamente, quelle di "Ghost"con gli urletti e le sagome nere fluttuanti; le immagini dall'alto sulla città sanno un pò troppo di"28 giorni dopo" e "The Walking Dead", soprattutto il finale a cavallo nella highway deserta. Infine proprio il finale sembra un pò tirato per i capelli e approssimativo, ma, si sa, a me i finali spesso non piacciono!





Scheda Film

Anno e Nazione: 2010, USA

Adieu

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