lunedì 12 settembre 2011

La Cosa

Lungo un’enorme distesa antartica, un elicottero norvegese insegue e tenta di uccidere un cane che miracolosamente riesce a schivare i proiettili; l’elicottero esploderà e il cane sarà accolto all’interno di una stazione scientifica statunitense. Il fatto inizialmente non sconvolge la vita del gruppo di ricerca che, tra un J&B e una partita a biliardo, attende che il lungo inverno antartico finisca. Il cane però porta con sé un terribile segreto che può mettere in pericolo non solo la vita del gruppo ma quello dell’intera umanità.
Immaginate adesso di essere in uno dei luoghi più isolati della terra, le comunicazioni con il resto del mondo si sono interrotte, e una cosa, venuta da chissà quale pianeta, difficilmente definibile, prima viene fuori dal corpo di un husky e in seguito entra dentro il corpo degli esseri umani per assumerne le sembianze: ecco che l’horror fantascientifico firmato da Carpenter è servito. La Cosa è ispirato al racconto breve "Who goes there?" di John Campbell, già in passato Howard Hawks, regista molto caro a Carpenter, ne aveva tratto il film "La cosa da un altro mondo". Come spesso capita nei film horror, soprattutto di autori quali Romero o Carpenter stesso, si utilizza il topos horror per evidenziare determinati aspetti della società umana. In questo caso il gruppo di stanza alla base scientifica di fronte ad un pericolo invisibile mette in discussione la reciproca fiducia, attivando un meccanismo mentale di paranoie e sospetti, che, come la cosa, s’insinuano in maniera inesorabile finendo a loro volta per innescare un tragico homo homini lupus. Il nemico da combattere è quindi dentro la testa di ognuno ma anche fuori nonostante non si riconosca, Carpenter gioca su queste alternanze anche a livello visivo con campi lunghi e lunghissimi sulla base alternati a lunghe sequenze d’interni ambientati in piccole stanze.
La cosa c’è ma non si vede in tutto il suo splendore, tranne che nel finale quando assume le sembianze di un mostro tentacolare dalle tante bocche che tanto sembra sbucato fuori da un racconto di Lovecraft. Da rilevare poi l’uso di effetti speciali e trucchi assolutamente di livello e innovativi per gli anni 80’, a riguardo consiglio di fare attenzione alla scena con il defibrillatore! Nel cast troviamo quel Kurt Russel, già assoluto protagonista un anno prima in "1997: Fuga da New York" proprio con Carpenter, che mette da parte la benda sull’occhio per far spazio a una folta barba. Il finale aperto lascia qualche interrogativo allo spettatore, giusto quelli che di solito sono utilizzati per un sequel, ma notizia di questi tempi è che in rampa di lancio c’è il prequel ambientato nell’accampamento norvegese. Pazienza! Il meccanismo prequel/sequel/remake/reboot sembra aver fagocitato anche La Cosa

Questo il trailer del prequel:



Scheda Film

Anno e Nazione: 1982, USA

Adieu

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